Per la ripartenza dell’Italia si sta puntando sul fotovoltaico domestico, gratuito per chi ha minor reddito. Una nuova visione che punta a sostenibilità e fonti rinnovabili.
Il reddito energetico, chiamato così perché rivolto ai meno abbienti, è stato testato con ottimi risultati a Porto Torres, dove ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 e di ridurre i costi in bolletta dei cittadini.
Il modello del reddito energetico, dopo il successo di Porto Torres, verrà esteso a tutta l’Italia per consentire di abbattere i costi delle bollette e dei consumi, diffondere lo sfruttamento consapevole delle energie rinnovabili e garantire ai cittadini in difficoltà l’approvvigionamento energetico.
Con gli incentivi al fotovoltaico domestico tramite l’istituzione di un reddito energetico, si vuole creare un circolo virtuoso che consenta all’Italia di ripartire unita verso un futuro verde e rinnovabile.
Infine, lo stanziamento previsto dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) di Palazzo Chigi ammonta a 200 milioni di euro. Prevista l’istituzione di un fondo nazionale dedicato.